Ensemble L’Astrée, “Follie e Battaglie”

Era follia, ma abbiamo osato guardare

Agosto 1609 - assieme al Doge e ad alcuni Senatori della Repubblica di Venezia Galileo Galilei sale fino alla vetta del Campanile di San Marco. Arrivato lassù, sistema un tubo lungo circa un metro che ha battezzato perspicillum – noi lo chiamiamo cannocchiale – e invita tutti a guardare dentro: come appaiono grandi le persone che camminano cento metri più sotto, in Piazza. Poi, cambia bersaglio. Ecco le case colorate di Murano, ecco la riva del Lido, mai apparse così vicine.                                                                          

Grazie al cannocchiale Galileo vedrà particolari sempre sfuggiti all’occhio umano: le irregolarità del suolo lunare, le stelle innumerevoli della Via Lattea, i quattro satelliti di Giove. Che azzardo: fidando su una propria intuizione e sui relativi calcoli, lui e altri scienziati intendono misurare il mondo, tutto: la nostra Terra e l’Universo che la contiene. Come ha scritto Alexandre Koyré nel suo libro più celebre, Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione, “è attraverso lo strumento di misura che l’idea dell’esattezza prende possesso di questo mondo e che il mondo della precisione arriva a sostituirsi al mondo del pressappoco”.

Quante battaglie dovrà affrontare Galilei, quante abiure e condanne, a causa della rivoluzione che ha compiuto. Dire basta al “pressappoco”, scompaginare convinzioni secolari, ricollocare il nostro pianeta nell’ordine universale.  Una sfida che appare una follia. Follia è parola chiave per comprendere il secolo che stava allora nascendo. E’ follia l’idea del barocco di muovere i volumi delle architetture, è follia la volontà di Caravaggio di rappresentare con tale crudezza corpi, sguardi, abiti, la fisicità di uomini e donne. E’ troppo audace la pretesa di Cartesio di mettere al centro il pensiero dell’uomo, di un singolo uomo. Cogito, ergo sum. Io, penso. E se l’uomo pensa liberamente, quali sono i confini che non deve valicare?  Probabilmente non ce ne sono.

Sandro Cappelletto

Info Spettacolo

venerdì, 07 Marzo 2025 H 20:30
Teatro Ristori

Programma evento

Un viaggio in un tempo senza tempo, in cui musiche del sei-settecento si scambiano intenzioni, si cedono il passo vicendevolmente, si fondono in un gioco a tratti semplice e ingenuo, a tratti spericolato e acrobatico, inseguendosi e rubandosi la scena con momenti di incontro, di scontro e di contrasto. In questo viaggio le battaglie e le follie sono muse ispiratrici, ci parlano di tragiche attualità e al tempo stesso ci ricordano le battaglie sostenute da uomini di cultura e di scienza contro le rigidità e i pregiudizi del loro tempo.

Sandro Cappelletto ha ideato un testo illuminante, che ispirandosi in particolare alla drammatica vicenda di Galileo, fa da collante all’esecuzione dei vari brani musicali in programma.

Programma

Andrea Falconiero
Batalla de Barabasso y Satanas
Folias echa para mi Senora Dona Tarolilla de Carallenos

Luciano Berio
Duetti per due violini
Peppino-Alfredo

Arcangelo Corelli
Sonata in re minore op.V n.12 “La Follia” per violino e basso continuo

Luciano Berio
Duetti per due violini
Annie-Aldo

Marco Uccellini
La Vittoria TrionfanteSonata per violino e basso continuo

Antonio Vivaldi
Sonata a tre in sol maggiore RV 71 per due violini e basso continuo
Allegro – Adagio – Allegro

Sonata a tre in si bemolle maggiore RV 77 per due violini e basso continuo
Allegro – Grave – Allegro

Sonata a tre in re minore “La Follia” RV 63 per due violini e basso continuo

Artisti e Compagnia

L’Astrée, Gruppo barocco di Torino

Sandro Cappelletto e Laura Torelli voci recitanti
Francesco D’Orazio e Paola Nervi violini
Daniele Bovo violoncello
Pietro Prosser tiorba e chitarra barocca
Giorgio Tabacco clavicembalo

L’Astrée
Nel 1991, sotto l’egida dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte e per iniziativa di Giorgio Tabacco nasce a Torino l'Astrée, formazione strumentale specializzata nel repertorio sei- settecentesco secondo criteri storici e con l'utilizzo di strumenti originali. L'Ensemble trae il proprio nome da una composizione di François Couperin Le Grand che sul finire del Seicento chiamò “L’Astrée" una delle sue Sonades en Trio.

Fin dall'inizio della sua attività, il gruppo rivolge una particolare attenzione al ricco patrimonio musicale piemontese in gran parte ancora inedito, e ad autori le cui musiche sono conservate presso le biblioteche piemontesi. Il gruppo svolge un'intensa attività concertistica, ospite di importanti associazioni e festival.
L’Astrée ha registrato per la casa discografica Symphonia due CD contenenti opere di importanti autori piemontesi del Settecento: Giovanni Battista e Giovanni Lorenzo Somis, Gaetano Pugnani, Gaspare Giuseppe Chiabrano. Con la casa discografica francese Opus111 ha realizzato un CD dedicato a Felice Giardini, uno al compositore napoletano Tommaso Giordani e ha preso parte a un importante progetto che prevede la registrazione integrale dei concerti e delle cantate da camera di Antonio Vivaldi i cui autografi sono custoditi presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Nell'ambito di questo progetto sono stati realizzati alcuni CD contenenti concerti e cantate da camera in collaborazione con il mezzosoprano Laura Polverelli e con il soprano Gemma Bertagnolli. Molte le realizzazioni anche con la rivista Amadeus.
Recentemente l’Astrée ha realizzato con la casa discografica francese Aparté e con il soprano Stéphanie Varnerin un CD dedicato alle cantate di Francesco Cesarini, compositore romano di inizi Settecento.  In occasione dei trent’anni di Fondazione del gruppo, l’Astrée ha registrato un nuovo album dal titolo “La Corte di Torino e quella di Londra” con la casa discografica tedesca C.P.O., che contiene alcuni quartetti e quintetti di Felice Giardini e di Johann Christian Bach, risalenti al periodo in cui il compositore piemontese e l’ultimo figlio del Genio di Eisenach si trovavano a Londra e operavano insieme alla diffusione presso le case aristocratiche  di un nuovo stile: lo “Stile Galante”. Nel gennaio 2024è uscito l’ultimo CD inciso dal gruppo con C.P.O. che contiene una serie di arie per soprano, archi e continuo tratte da opere di autori napoletani della seconda metà del settecento.

Sandro Cappelletto
Scrittore e storico della musica, Sandro Cappelletto è laureato in Filosofia e ha studiato armonia e composizione con il maestro Robert Mann.
Alla sua attività di scrittore affianca quella da autore di programmi radiofonici e televisivi (crea la trasmissione di Rai-Radio Tre “Momus”, realizza per Rai 3 un film televisivo su Maurizio Pollini, scrive e conduce per Rai 5 il programma “Inventare il tempo”).

I suoi libretti per il teatro musicale sono nati dalla collaborazione con significativi compositori italiani, tra i quali Claudio Ambrosini, Daniele Carnini, Luca Lombardi, Azio Corghi. Intensa la collaborazione con Matteo D’Amico.
Su invito di Giuseppe Sinopoli ha diretto il settore drammaturgia e didattica del Teatro dell'Opera di Roma. Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, ne è stato direttore artistico dal 2009 al 2013. Giornalista professionista. È Accademico di Santa Cecilia.

Info e Biglietteria

Rinnovo abbonamenti a partire da lunedì 2 settembre in biglietteria
Biglietti e nuovi abbonamenti in vendita da lunedì 16 settembre

venerdì, 07 Marzo 2025 H 20:30venerdì, 07 Marzo 2025 H 20:30venerdì, 07 Marzo 2025 H 20:30

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Dopo oltre dieci anni di sodalizio artistico, uno dei più originali interpreti della canzone italiana e cinque grandi musicisti di jazz si ritrovano per affrontare l'universo...

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