I concerti per l’Imperatore – La cetra d’Asburgo

I concerti per l’Imperatore – La cetra d’Asburgo: note al programma
28 febbraio 2024, h 20:30

La nona raccolta a stampa, pubblicata dal Vivaldi nel 1727 con il titolo “La Cetra”, fu dedicata all’Imperatore Carlo VI e contiene 12 Concerti per uno e due violini. 
Vivaldi ebbe modo d’incontrare l’imperatore in persona nell’anno successivo, quando questi si recò a Trieste .  Correva l’anno 1728 e il sovrano, nove anni dopo l’istituzione del porto franco di Trieste, arrivava in settembre nella città giuliana con il suo seguito per controllare lo stato di avanzamento dei lavori del nuovo porto, scatenando mesi di convulsi preparativi, tra cui l’erezione di una statua in onore del sovrano.
Carlo ammirò così tanto la musica del Prete Rosso, che, come egli stesso ebbe poi modo di riferire  “si intrattenne più a lungo con il compositore in questa occasione, che non con i suoi ministri nell’arco di due anni”. Dopo quell’incontro fu conferito a Vivaldi il titolo di cavaliere; Carlo inoltre gli attribuì una medaglia d’oro promettendogli anche un invito a corte a Vienna. Da parte sua Vivaldi presentò all’imperatore una copia del manoscritto de La cetra. Singolarmente tuttavia questa raccolta di concerti è quasi completamente differente da quella pubblicata con lo stesso titolo, come Op.9: è probabile che un ritardo di stampa abbia costretto Vivaldi a riunire alla meglio una collezione improvvisata di concerti, alcuni corrispondenti ai brani scelti per la stampa ed altri sapientemente individuati tra le sue composizioni più felici. Purtroppo la raccolta autografa non è giunta completa ai nostri tempi. E’ stato possibile eseguire questi concerti solo grazie alla loro “doppia versioni” sopravvissute in altre raccolte a stampa (Op.9, Op.11) o da fonti manoscritte. I Concerti per due violini erano tuttavia mancanti della parte del secondo strumento solista e quindi, sino alla loro ricostruzione in occasione del prima esecuzione/registrazione in tempi moderni a cura de L’Arte dell’Arco, non erano mai stati mai eseguiti in pubblico. La registrazione integrale dei 12 Concerti de La Cetra 1728 di Vivaldi è stata inoltre il primo progetto discografico realizzato dal nostro ensemble in occasione della sua fondazione avvenuta esattamente 30 anni fa (Novembre 1994) ed ha avuto importanti riconoscimenti tra cui il Premio Antonio di Vivaldi della Fondazione Cini di Venezia.  

Il programma

A.Vivaldi (1678-1741)

-Concerto in Do maggiore per violino, archi e basso RV 189
Larghetto – Allegro non molto, Larghetto, Allegro molto

-Concerto in Mi maggiore L’Amoroso per violino, archi e basso RV 271
Allegro, Cantabile, Allegro

-Concerto in si minore con violino discordato, archi e basso RV 391
Allegro non molto, Largo, Allegro

-Concerto in Fa maggiore per la Solennità di S.Lorenzo per violino, archi e basso RV 286
Largo molto e spiccato – Andante molto, Largo, Allegro non molto

-Concerto in do minore per violino, archi e basso RV 202
Allegro non molto, Largo, Allegro non molto

-Concerto in mi Il Favorito per violino, archi e basso RV 277
Allegro, Andante, Allegro

Gli artisti

L’ARTE DELL’ARCO
Violino solista e concertatore
Federico Guglielmo
Violini
Elisa Citterio, Gianpiero Zanocco
Viola
Mario Paladin
Violoncello
Francesco Galligioni
Violone
Paolo Zuccheri
Tiorba e chitarra barocca
Diego Cantalupi 
Cembalo e organo da camera
Roberto Loreggian

Federico Guglielmo

È considerato oggi uno degli interpreti più versatili, ugualmente a suo agio come violinista, violinista barocco e direttore d’orchestra. Il suo vasto repertorio concertistico si riverbera in una discografa di circa 300 cds che spazia dal primo barocco alla musica del XX secolo e ha ricevuto i più importanti riconoscimenti in tutto il mondo.
Guglielmo ha ricevuto numerosi premi in importanti concorsi di musica da camera e violino (Viotti, Lorenzi, Vittorio Veneto, Mozart, Parigi, Londra) ma la sua carriera internazionale ha iniziato a prendere slancio nel 1991 con il primo premio al Concorso Internazionale Vittorio Gui in Firenze.
Da allora si è esibito in alcune delle più famose sale da concerto del mondo tra cui Vienna (Grosse Musikvereinsaal), Londra (Wigmore Hall), Roma (Accademia di Santa Cecilia), Milano (Società del Quartetto), Geneve (Victoria Hall), Madrid ( Auditorio Nacional), Lisbona (Grande Auditorio Gulbenkian), Monaco (Herkulessaal), Colonia (Philarmonie), New York (I.Stern Auditorium della Carnegie Hall), Boston (Jordan Hall), Tokyo (Suntory Hall, Opera City, Sumida Triphony e Bunka Kaikan), Osaka (Symphony e Izumi Hall), Pechino (National Center for the Performing Arts), Taipei (National Concert Hall), Seoul (Arts Center), San Paolo (Teatro Cultura Artistica), Buenos Aires (Teatro Colon), Sydney (City Recital Hall), Melbourne (Hamer Hall e E.Murdoch Recital Center). Ha diretto e concertato dal violino celeberrimi ensemble barocchi come The Academy of Ancient Music (Londra), The Handel & Haydn Society (Boston), Orquestra Barroca Casa da Musica (Porto), Il Pomo d’Oro, The Australian Brandenburg Orchestra e orchestre moderne come Teatro La Fenice (Venezia), Maggio Musicale Musicale Fiorentino (Firenze), Teatro Massimo (Palermo), New Japan Philarmonic (Tokyo), I Pomeriggi Musicali (Milano), Opera Ballet Vlandereen (Anversa), Osaka Symphony Orchestra, Teatro Verdi (Trieste), Orquestra Filarmonica de Gran Canaria (Las Palmas) e molti altri. La sua registrazione come direttore “Handel/Water Music & Royal Fireworks” (Cpo) è stata premiata riconosciuta First Choice (BBC Music Magazine)
Come solista particolarmente degne di nota sono state le sue esibizioni con G.Leonhardt (concerti per violino di Bach), S.Kuijken (concerti per violino italiani), C.Hogwood (concerto per violino di Beethoven) e R.Goebel (concerto per violino di F. Clement, prima esecuzione in tempi moderni). Vincitore nel 1997 del Premio Internazionale Antonio Vivaldi per la sua prima registrazione da solista di Vivaldi Guglielmo ha ricevuto un Diapason d’or per il cd “Vivaldi/Concertos for Anna Maria” (Cpo, 2005) mentre la sua ultima registrazione per “Vivaldi/Lost Anna Maria Concertos” (Glossa, 2020) con Federico Maria Sardelli è stata ampiamente acclamata. Negli ultimi anni Guglielmo si è dedicato con passione crescente ad opere rare e dimenticate: particolarmente degna di nota in questo campo la prima mondiale de “Il Finto Turco” di N.Piccinni al Teatro Olimpico di Vicenza (diretta Euroradio) e la prima rappresentazione in tempi moderni di “Ottone in Villa” di A. Vivaldi (pubblicata da Brilliant Classics). Riconosciuto oggi come uno dei suoi più autorevoli studiosi Guglielmo ha pubblicato come solista con L’Arte dell’Arco in un periodo di quindici anni la prima registrazione completa in 33 cd dei 135 concerti per violino di Tartini (Dynamic) ed è membro del Comitato Scientifico della Tartini-Edition in corso di stampa per Barenreiter Verlag.
Dal 2012 al 2016 ha realizzato una serie di 19 registrazioni pluripremiate per Brilliant, incentrata sulla prima edizione completa su strumenti d’epoca della musica stampata di Vivaldi (Op.1/12) 
utilizzando in prima mondiale la nuova edizione critica dell’Istituto Antonio Vivaldi di Venezia.

L’Arte dell’Arco

Fondato nel 1994 da Giovanni e Federico Guglielmo, l’ensemble L’Arte dell’Arco annovera tra le sue fila alcuni dei più stimati musicisti italiani specializzatisi nell’esecuzione filologica su strumenti antichi. Nella sua pluriennale attività concertistica e discografica il complesso ha collaborato con celebri interpreti quali Christopher Hogwood (direttore ospite sin dal 1997), Gustav Leonhardt, Michala Petri, Pieter Wispelwey, Sigiswald Kuijken e Bob van Asperen, segnalandosi in particolare per la stupefacente prolificità in sala di registrazione: più di 150 cd per Deutsche Harmonia Mundi, Sony Bmg, Chandos, Cpo, Brilliant, Stradivarius, Asv Gaudeamus, Dynamic, Rai Trade. I progetti maggiori sono stati l’integrale dei Concerti di Tartini, completata nel 2012, e l’incisione delle opere a stampa edite da Vivaldi per conto della Brilliant Classics. Gratificata a più riprese dai riconoscimenti tributatele dalla critica musicologica e dalle maggiori riviste internazionali  di settore, la compagine si dedica alla riscoperta e rivalutazione del variegato repertorio barocco interpretato attraverso un organico variabile per dimensioni e spessore timbrico che esplora con attenzione precipua la produzione veneziana e il melodramma del primo Settecento.

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